Gli Archetipi Femminili

30.000 anni fa la donna veniva venerata per la connessione che aveva con madre terra e con i suoi cicli lunari ed anche perché aveva un grande potere: poteva sanguinare senza morire.
Questo lo sappiamo grazie a delle archeologhe,che hanno studiato tantissimo per capire come era fondata una società matriarcale, hanno scoperto che esistevano civiltà che onoravano la GRANDE DEA e hanno trovato molti reperti archeologici: tra Europa Asia e Africa sono state rinvenute statuette con seni grandi e ventre grande che ci fa capire quanto la donna fosse venerata a quel tempo e come fosse considerata una vera e propria divinità.
Circa 6000 anni fa popolazioni guerriere nomadi iniziarono a conquistare molte zone indioeuropee,si insediarono e con loro portarono la loro cultura di stampo patriarcale, dove l’uomo rivendicava il suo potere e privò la donna del proprio,rilegandola solo a ruoli di:procreatrice,accuditrice, moglie,madre e figlia.
La GRANDE DEA per proteggersi si frammentò in 7 archetipi e la donna perse la sua integrità avuta finora.

COS’E’ UN ARCHETIPO
Innanzitutto, scopriamo cosa si intende con la parola archetipo. Si tratta di una forma arcaica, prima e primitiva di un’immagine psichica, ovvero un modello originario che funge da esempio.
Gli antichi greci hanno descritto questi archetipi attraverso delle storie: i miti. Gli dèi greci, infatti, erano molto umani, soffrivano come tutti gli uomini e avevano pregi e difetti; ed è per questo motivo che il Panteon greco-romano è perfetto per descrivere le dinamiche psichiche.Gli archetipi femminili sono antichi modelli psicologici che plasmano la nostra comprensione del femminile. Da Artemide, dea della caccia e della competizione, a Demetra, la nutrice generosa, ognuna di queste figure mitiche offre uno specchio per esplorare la nostra identità e la nostra evoluzione personale.Esplorare gli archetipi del femminile rivela la ricchezza e la complessità della psiche umana. Da Artemide ad Afrodite, ognuna di queste figure mitologiche incarna tratti distintivi che risuonano ancora oggi nelle donne di tutto il mondo
È importante però precisare che la psiche umana non è netta. È impossibile rivedersi soltanto in uno dei 7 archetipi delle Dee. Anzi è importante riconoscere dentro di noi tutti gli archetipi e saper attivare quello che ci serve maggiormente in ogni circostanza. È altrettanto vero, però, che ognuna di noi si ‘rivedrà’ in particolar modo in una o due dee. Quasi sempre è così e quella è (o sono, nel caso di due) il nostro archetipo dominante. Le dee, ovviamente, sono descrizioni che valgono in particolare per le donne ma anche gli uomini hanno dentro di sé delle parti femminili perciò possono rivedere queste caratteristiche anche all’interno della loro psiche.

Vediamo,per ora,solo in grandi linee quali sono:

Le dee vergini: Artemide, Atena ed Estia
Queste tre dee vengono chiamate ‘dee vergini’ perché sono femminili indipendenti, che possono vivere in modo distaccato la relazione col maschile.

Le dee vulnerabili: Era, Demetra, Persefone
Eccoci ora ad un’altra tipologia di dee. Le dee vulnerabili perché non sono indipendenti, non sono vergini, ovvero hanno bisogno di una relazione con il maschile. All’interno delle dee Era, Demetra e Persefone possiamo facilmente ritrovare gli archetipi della moglie, della madre e della figlia.

La Dea Alchemica: AFRODITE
Afrodite è la Dea dell’amore e della bellezza, è la donna creativa e l’amante. Ed eccoci in una categoria completamente diversa dalle altre e interamente creata per un’unica dea: Afrodite. È lei infatti l’unica,che può permettere il processo alchemico e creativo di trasformazione.
Continua…

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